TITOLO: THE VIDEO GAMES. How the Digital Revolution Changes Art. And Vice Versa - (Stampato nel Marzo 2023)
AUTORE: A.A. V.V.
CURATORE: Michele Citro
TRADUTTORE: Joanne Stellato
ISBN: 979-12-80259-53-0
FORMATO: 29,7X21 – 128 pp.
PREZZO: 40,00 Euro
«THE VIDEO GAME. Come la rivoluzione digitale cambia l'arte. E viceversa» è un progetto di ricerca, personale e collettiva, caratterizzata da un lungo periodo di gestazione, ma anche da numerose indecisioni, ripensamenti, confronti, discussioni e riformulazioni.
La principale difficoltà, che ho dovuto affrontare quale organizzatore e curatore di questo simposio virtuale, è stata quella di far ben in-tendere a coloro che ho invitato, selezionato e che hanno, follemente ma seriamente, deciso di accompagnarmi in questa impegnativa impresa di pensiero, di arte e di cultura, il senso antropo-sociologico della parola «video game»; che, in questo caso, non definisce unicamente i sistemi interattivi videoludici (i comuni videogiochi, per intenderci), quanto, piuttosto, il più recente — dopo pittura, fotografia e cinema/televisione — mezzo di comunicazione, informazione e formazione visuale di massa, basato su tecnologie digitali. Il “video”-“gioco”, dunque, è sineddoche di tutti quei “device” (dispositivi elettronici) che realizzano, materializzano e diffondono il concetto di una «HMI» — “Human-Machine Interface”, in italiano “Interfaccia Uomo-Macchina” — interattiva diretta ed immediata, quali computer di ultima generazione, smartphone, tablet, console videoludiche fisse e portatili di diversi tipi e con diversi gradi di immersività, visori VR, software applicativi di realtà aumentata, ma anche motori di ricerca, social e metaversi.
La diffusione di queste tecnologie ha determinato e continua a determinare, con una gradualità sempre più accelerata, una vera e propria rivoluzione delle modalità di percezione dell'immagine o, lato sensu, delle immagini e, di conseguenza, delle modalità con cui le rielaboriamo, prefiguriamo, restituiamo, disponiamo nello spazio e nel tempo, significhiamo/giustifichiamo, interagiamo con esse o le rendiamo interattive.
Partendo da questa osservazione, ho stimolato un manipolo di persone “interessanti” — intellettuali, accademici, curatori, art counselor, avvocati, artisti e designer — innanzitutto a rifletter-si, in quanto campioni d’eccellenza di un’umanità percepiente e senziente in mutamento; ed a riflettere su e questo fenomeno importantissimo del nostro essere “nel” mondo, “con” il mondo e “per” il mondo, con risultati, a mio avviso, significativi.
Spero che questo esperimento, in giusta misura teoretico (contributi letterari) e pratico (elaborati pittorici, plastici, installativi e di design topic specific), possa risultare utile e gradito allo spettatore/lettore, che troverà in queste pagine ancora la bellezza e l’audacia di interrogarsi e di cimentarsi nell’elaborazione di soluzioni o visioni se non vere, quantomeno più che ragionevoli ed intriganti.