IL MONACO ROSSO. Salvador De La Plaza. Un Intellettuale Dimenticato
Salvador De La Plaza non autore conosciuto in Italia. Le sue opere non sono state tradotte; la sua produzione scientifica non conservata nelle maggiori biblioteche del nostro paese e se ne ritrova copia, almeno in parte, nella biblioteca della Fondazione Lelio e Lesli Basso a Roma e in pochissime altre. Ma anche nel suo paese di origine, il Venezuela, De La Plaza non ha avuto migliore sorte e laggettivo che pi lo rappresenta olvidado, dimenticato. Si inserisce nel solco degli studiosi latinoamericani che, gi tra la fine degli anni 10 e linizio degli anni 30, propongono una lettura della realt economica, politica e sociale che si distacca dai filoni positivista, modernista, o anche solo socialista democratico e che avviano una coerente analisi marxista delle societ e delle economie dei paesi latinoamericani, a partire da alcuni elementi di fondo critica alla tradizione martiana e allaprismo di Vctor Ral Haya De La Torre; questione della propriet, dei rapporti nelle campagne e la riforma agraria; ruolo del petrolio nella costruzione della subalternit economica e politica la dependencia e la mediatizacion dei paesi produttori. La lunga attivit di studioso, di pubblicista, di dirigente politico, di docente universitario di Salvador De La Plaza si sviluppa lungo sei decenni e tre esili, dallinizio degli anni 10 del secolo scorso, fino al 1970, anno della sua morte; la sua vita segnata dalla lunga dittatura di Juan Vicente Gmez, dal 1908 al 1935, e da quella di Marcos Prez Jimnez tra il 1952 e il 1958, pi breve ma altrettanto feroce. Terra, petrolio e industria rappresentano i punti centrali delle sue riflessioni e segnano, sia pure adoperando qualche schematizzazione, tre periodi della sua vita intellettuale. Nelle sue analisi, egli unisce due elementi che provengono dagli anni della sua formazione culturale e che appartengono alla tradizione latinoamericana nazionalismo e antimperialismo con unidea non dogmatica del marxismo, che ne delineano la figura di un intellettuale e militante politico latinoamericano di grande interesse.Come Scrivere un Libro, la Casa Editrice Edizioni Paguro un'Associazione Culturale e Casa Editrice con sede a Mercato San Severino in provincia di Salerno che nasce con lo scopo di praticare e propagandare tutte Ie attivit di natura culturale ed intellettuale legate al tessuto sociale, culturale, artistico ed economico. Edizioni Paguro cura la redazione e I'edizione di libri, testi e riviste che trattano ogni campo del sapere, tanto umanistico quanto scientifico. Pubblica volumi di carattere accademico e non in materia di arte, diritto, economia, filosofia, sto ria, politica, sociologia, antropologia, letteratura, narrativa, poesia, matematica, fisica, biologia e molto altro ancora. Edizioni Paguro si impegna a promuovere, pubblicizzare, distribuire e commercializzare i diversi prodotti e servizi di natura editoria le e non realizzati e erogati per mezzo di una rete ben strutturata di canali tradizionali, reti informatiche e telematiche. All'editoria tradizionale, Edizione Paguro affianca, su esplicita commissione dei propri autori, una serie di attivit e servizi correlati quali; marketing d'auto re, produzione di materiale promozionale segnalibri customizzati, bigliettini da visita, locandine, manifesti ecc., organizzazione diretta eo indiretta di manifestazioni, convegni, dibattiti, seminari e corsi di formazione e di studio per enti pubblici eo privati, con mostre ed esposizioni di ogni genere. Edizioni Paguro fa della libert di espressione e di divulgazione delle idee il proprio credo, e sostiene, nel limite delle proprie possibilit, tutti coloro che vogliono dare inchiostro al proprio pensiero, purch lo facciano con rispetto, responsabilit e passione.
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TITOLO: IL MONACO ROSSO. Salvador De La Plaza. Un intellettuale dimenticato – (Stampato nel Febbraio 2018)
AUTORE: Giuseppe D'Angelo
COLLANA: XV Volume de Gli uomini ed il tempo, diretta da Massimo Mazzetti
ISBN: 978-88-99509-51-4
FORMATO: 17X24 – 312 pp.
PREZZO: 20,00 Euro *Gli sconti sono validi "solo" per gli acquisti effettuati tramite l'e-commerce del sito della casa editrice.
Salvador De La Plaza non è autore conosciuto in Italia. Le sue opere non sono state tradotte; la sua produzione scientifica non è conservata nelle maggiori biblioteche del nostro paese e se ne ritrova copia, almeno in parte, nella biblioteca della “Fondazione Lelio e Lesli Basso” a Roma e in pochissime altre. Ma anche nel suo paese di origine, il Venezuela, De La Plaza non ha avuto migliore sorte e l’aggettivo che più lo rappresenta è olvidado, dimenticato. Si inserisce nel solco degli studiosi latinoamericani che, già tra la fine degli anni ’10 e l’inizio degli anni ’30, propongono una lettura della realtà economica, politica e sociale che si distacca dai filoni positivista, modernista, o anche solo socialista democratico e che avviano una coerente analisi marxista delle società e delle economie dei paesi latinoamericani, a partire da alcuni elementi di fondo: critica alla tradizione martiana e all’aprismo di Víctor Raúl Haya De La Torre; questione della proprietà, dei rapporti nelle campagne e la riforma agraria; ruolo del petrolio nella costruzione della subalternità economica e politica – la dependencia e la mediatizacion – dei paesi produttori.
La lunga attività di studioso, di pubblicista, di dirigente politico, di docente universitario di Salvador De La Plaza si sviluppa lungo sei decenni e tre esili, dall’inizio degli anni ’10 del secolo scorso, fino al 1970, anno della sua morte; la sua vita è segnata dalla lunga dittatura di Juan Vicente Gómez, dal 1908 al 1935, e da quella di Marcos Pérez Jiménez tra il 1952 e il 1958, più breve ma altrettanto feroce.
Terra, petrolio e industria rappresentano i punti centrali delle sue riflessioni e segnano, sia pure adoperando qualche schematizzazione, tre periodi della sua vita intellettuale. Nelle sue analisi, egli unisce due elementi che provengono dagli anni della sua formazione culturale e che appartengono alla tradizione latinoamericana (nazionalismo e antimperialismo) con un’idea non dogmatica del marxismo, che ne delineano la figura di un intellettuale e militante politico latinoamericano di grande interesse.